Ricostruzione di un villaggio dell'Età del Bronzo

Parco archeodidattico della Roccarina

Ricostruzione di un villaggio dell'Età del Bronzo

Alle spalle della sede del Parco, nella località Roccarina, è allestito un villaggio protostorico che si ispira al vicino insediamento del Monte Cavanero.

Parco archeodidattico della Roccarina | © G. Bernardi.

Alle spalle della sede del Parco, nella località Roccarina, è allestito un parco archeodidattico, che nasce per completare e integrare la visita alla sezione archeologica del Museo "Giuseppe Avena" che custodisce i ritrovamenti del sito del Monte Cavanero ubicato ad est di Chiusa di Pesio.

La vita preistorica della Valle Pesio viene illustrata attraverso la ricostruzione di un villaggio dell'Età del Bronzo finale (XII-VIII sec. a.C.). In questa ricostruzione troviamo la tettoia per la metallurgia, una grossa capanna per la lavorazione di metalli, ossa e corna, una capanna di dimensioni minori per la lavorazione della terracotta, un vasca per l'argilla e una fornace per la terracotta. In un settore è stata ricostruita un'area funeraria con alcune tipologie di tombe.

Il parco archeodidattico si ispira all'insediamento del Monte Cavanero. Un sito in cui è stata rinvenuta una necropoli protostorica e diversi reperti. A seguito di un'operazione della Guardia di Finanza di Cuneo (2004) è stato ritrovato un "deposito" (tecnicamente: ripostiglio) proveniente dal Cavanero, in seguito ad attività clandestine, con manufatti di bronzo, ambra e vetro. La collezione (319 reperti) è esposta presso il Complesso museale Avena a Chiusa di Pesio.

Presso l'area archeologica si svolgono attività didattiche per le scuole, laboratori e vi si svolgono rappresentazioni in costume a cura dell'associazione culturale Flamulasca.

Nella località Roccarina si possono inoltre visitare un'antica fornace di calce e la grangia certosina del Castellar, da cui si gode di uno straordinario panorama.

Gruppi e scuole possono fruire di una tettoia attrezzata con fontana e servizi igienici. All'interno della sede, su prenotazione (tel. 0171 976865 ), è disponibile un'aula didattica che ospita due esemplari di orso bruno di epoca preistorica.

Ultimo aggiornamento: 10/03/2023

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