Silene cordifolia

Silene a foglie cuoriformi

Silene cordifolia

Grasse corolle e foglie romantiche.

Silene cordifolia | G. Pallavicini

Questa paleoendemita viene indicata per il territorio del Parco da un’antica segnalazione dovuta ad Antonio Bertoloni, autore della prima Flora d’Italia. La sua presenza non è mai più stata riscontrata, anche se l’ambiente elettivo di tale pianta, le fessure delle rupi silicee e le specie cui più si accompagna, non mancano in questa zona. La sua diffusione accertata è tutta nelle Alpi Marittime, dalla Rocca dell’Abisso fino alla Valle Stura.


Aspetto

Pianta erbacea perenne, con fusti alti 10-20 cm, pelosi, con peli semplici e ghiandolari mescolati, prostrati, formanti un denso tappeto.
Foglie opposte, ovato-acuminate con base cordata , le inferiori non riunite in rosetta, le cauline distanziate, semiamplessicauli.
Fiori isolati o pochi in inflorescenza racemiforme, pentaciclici, pentameri, eteroclamidati con calice e corolla ben differenziati; calice pubescente, gamosepalo, con sepali concresciuti a sacco con 10 nervi e denti acuti, campanulato, lungo 11-15 mm; corolla con 5 petali con funzione vessillare, bilobi, terminanti con un’unghia, petali bianco-rosei, venati di verde; 10 stami, 3 stili, ovario supero formato da 3 carpelli riuniti all’apice in unica struttura.
Frutto a capsula oblunga deiscente con 6 denti, lunga 8-10 mm, circa il doppio del carpoforo; semi reniformi, reticolati o molto tubercolati.
Impollinazione: entomofila mediante lepidotteri.

Periodi di fioritura

Giugno - Agosto.

Habitat

Rupi, su graniti e gneis da 1200 a 2200 m.

Distribuzione

Sub endemismo delle Alpi Marittime, presente dalla Rocca dell’Abisso al Monte Tenibres.

Etimologia

Il nome del genere parrebbe derivare dal greco sialon, "saliva", molto probabilmente si riferisce alla vischiosità di alcune piante appartenenti a questo genere e al fatto che spesso hanno il fusto coperto da secrezioni simili alla saliva; questo termine è però anche legato alla figura mitologica di Sileno compagno di Bacco, perennemente ebbro e con il ventre gonfio, proprio come il calice di questi fiori. Il nome specifico deriva dalla forma a forma di cuore (cor, cordis in latino) delle foglie.

Curiosità

Il genere Silene è dedicato al satiro Sileno, figlio del dio silvestre Pan e di una ninfa. Di straordinaria saggezza, disprezzava i beni terreni e aveva il dono della chiaroveggenza. Il mito racconta che per queste doti venne scelto per essere l'educatore del giovane Dioniso, dio del vino, dell'estati e della liberazione dei sensi. Terminato il suo compito ne divenne il compagno di bevute e abbuffate. per questo, in pittura e in sculture, viene rappresentato come anziano, calvo e dalla pancia gonfia, caratteristiche che hanno portato Linneo a scegliere questo nome per i fiori "panciuti" delle Silene.


Endemismo: gli endemismi sono specie animali o vegetali che vivono esclusivamente in un determinato territorio. Quando questo è molto limitato si parla di endemismi "ristretti". "Endemico" non è necessariamente sinonimo di "raro": le specie rare contano pochi individui distribuiti in areali ampi, una specie endemica può essere anche abbondante in una determinata zona, ma essere limitata a quell'unico territorio.

Ultimo aggiornamento: 17/10/2022

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