Outdoor e sostenibilità

Le Aree Protette Alpi Marittime al V Gathering IMBA Italia 2025

Outdoor e sostenibilità

APAM ha partecipato al V Gathering IMBA Italia 2025 per promuovere un turismo e delle attività sportive outdoor che invitino a conoscere, rispettare e custodire la montagna.

V Gathering IMBA Italia 2025 | IMBA

Il Castello di Miradolo, nel cuore del Pinerolese, lo scorso weekend ha ospitato il V Gathering IMBA Italia 2025, celebrazione del decennale che ha riunito quasi 100 figure chiave del mondo MTB. Con quasi 100 partecipanti provenienti da oltre 10 regioni italiane, l'appuntamento si è focalizzato sul tema "Il turismo ciclistico su percorsi naturali come catalizzatore per lo sviluppo delle economie locali".

L'edizione 2025 si è distinta per un confronto concreto e complementare tra diversi attori - appassionati, tecnici, amministratori, operatori turistici e rappresentanti di associazioni - includendo per la prima volta la partecipazione di un Ente Parco.

Le Aree Protette Alpi Marittime hanno contribuito al dibattito con l'intervento intitolato "Valorizzazione e Tutela: La gestione dei sentieri per MTB nelle Aree Protette Alpi Marittime", condividendo con la platea il punto di vista dei Parchi sullo sviluppo della proposta turistica outdoor nelle aree naturali.

La creazione di un'offerta cicloturistica in natura, pur essendo una grande opportunità per le aree interne, è un'impresa che presenta numerose sfide in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale, proprio come la gestione dei sentieri per MTB che richiede un costante equilibrio tra la necessità di garantire qualità e sicurezza e quella di mitigare l'impatto ambientale, in particolar per quanto riguarda l'erosione del suolo e la tutela della biodiversità. Infatti, anche attività all'apparenza poco impattanti come gli sport outdoor, se svolte senza consapevolezza, possono impattare negativamente l'ambiente.

APAM ha sottolineato come la presenza di vincoli normativi, come l'obbligo di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VIncA) all'interno dei siti Rete Natura 2000, rappresenti una preziosa occasione per stabilire un confronto costruttivo preliminare con gli Enti gestori - che possiedono la competenza necessaria per il monitoraggio e la gestione degli impatti - e possano offrire una base scientifica alle decisioni di valorizzazione e alla progettazione degli interventi.

Riguardo alle risorse, è stato sottolineato che, nel lungo termine, la corretta manutenzione dei sentieri non può gravare esclusivamente su finanziamenti pubblici e volontariato; al contrario, APAM ha presentato modelli di successo, come la gestione della Ciclovia del Duca, basati su collaborazioni strutturate e a lungo termine con cooperative, squadre regionali e provinciali e Protezione Civile.

Infine, APAM ha ribadito l'importanza di promuovere un turismo che vada oltre la pura esperienza sportiva: l'offerta outdoor non può limitarsi a "far vivere" la montagna, ma deve invitare a conoscerla, rispettarla e custodirla, affinché chi la attraversa torni a casa con una nuova consapevolezza del valore dei luoghi e dell'importanza di proteggerli, soprattutto in quest'epoca di crisi climatica.

Questi approcci sono supportati dai progetti di cooperazione transfrontaliera di cui APAM è partner, in particolare gli Interreg-ALCOTRA "RivierAlp" e "BiodivTourAlps", quest'ultimo focalizzato proprio sul monitoraggio e la riduzione degi impatti degli sport outdoor, tra cui la mountain bike, sulla biodiversità.

Partecipando attivamente a occasioni di confronto come quella offerta da IMBA, le Aree Protette Alpi Marittime si fanno ambasciatrici del messaggio che i Parchi non sono solo aree di interesse, ma interlocutori centrali e strategici per lo sviluppo di un turismo outdoor che sia davvero sostenibile.



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Ultimo aggiornamento: 30/10/2025

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