Formazione
Un mondo sotto i piedi
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Corso per guardiaparco e guide parco sul suolo, ecosistema tanto complesso ed affascinante quanto prezioso e fragile, da gestire con molta cura e lungimiranza.
Nel nostro paese lo studio del suolo è poco affrontato in tutti gli ordini scolastici e il tema molto raramente entra nel dibattito pubblico o diventa oggetto di indagine artistica e letteraria.
Il suolo è quindi un ecosistema sostanzialmente invisibile, una scatola nera che non riusciamo a decodificare perché ci mancano adeguate conoscenze di base e un immaginario visivo comune. È quindi evidente la necessità di creare una cultura diffusa capace di riconoscere che i suoli sono un ecosistema tanto complesso ed affascinante quanto prezioso e fragile, da gestire con molta cura e lungimiranza.
Per questi motivi l’Ente di gestione delle Aree Protette Alpi Marittime ha organizzato il corso di formazione “Un mondo sotto i piedi” rivolto alle Guide Parco e ai guardiaparco e curato da Nadia Borgetti, formatrice e divulgatrice scientifica.
La biodiversità del suolo - La fauna edafica
Le Aree Protette Alpi Marittime quest'anno hanno dedicato al suolo e alla fauna edafica il n. 2 della collana Monografie delle Marittime. La pubblicazione è stata realizzata a cura di docenti e ricercatori del Laboratorio di Entomologia & Parassitologia dell’Università degli Studi Roma Tre.
La monografia è in vendita presso sedi e Centri informazioni dell'Ente.
Le due giornate, che si sono svolte il 7 e il 14 novembre, hanno visto momenti di formazione frontale alternarsi ad attività esperienziali come laboratori, giochi di ruolo, esperimenti e attività di osservazione.
Il primo giorno si è lavorato all’aperto nei boschi e nei prati intorno a Villaggio d’Ardua, concentrandosi sulla lettura del suolo come spazio in continua evoluzione e sulle sue caratteristiche fisiche, mentre il secondo giorno è stato dedicato alla grande quantità di esseri viventi – i cosiddetti “abitanti del suolo” - e alle loro interazioni.
Il corso si è chiuso con le principali minacce per la salute dei suoli europei, come il consumo di suolo e la perdita di sostanza organica.
“Le attività che abbiamo sperimentato in prima persona sono tutte facilmente replicabili: le Guide Parco potranno introdurle nei contesti di educazione informale, come gli accompagnamenti in natura che abitualmente svolgono, sia proporle in contesti scolastici”, racconta Irene Borgna, responsabile del Servizio di educazione ambientale dell’Ente Parco.