Citizen science

Pubblicato il Report ITBMS 2023

Citizen science

Disponibile il Report ITBMS (Butterfly Monitoring Scheme italiano) che riporta i dati ottenuti dai monitoraggi in Italia nel 2023.

Fotografia di S. Gautero della Lycaena dispar
Lycaena dispar | S. Gautero

E' disponibile il report 2023 dei monitoraggi delle farfalle in Italia!

ITBMS (Butterfly Monitoring Scheme Italia) fa parte del progetto europeo eBMS (European Butterfly Monitoring Scheme), una rete di monitoraggio delle farfalle che consiste nel conteggio delle diverse specie secondo un metodo condiviso in tutta Europa.
Lo scopo? Valutare l'abbondanza delle popolazioni di farfalle per stabilire strategie di conservazione appropriate anche grazie all'impegno dei volontari.

In Italia, questa rete è attiva dal 2019 anche grazie al progetto ABLE (Assessing Butterflies in Europe), ma la storia del BMS comincia quasi 50 anni fa, precisamente nel 1976 nel Regno Unito.
Da allora, il comune obiettivo di monitoraggio e conservazione è stato perseguito da numerosi Paesi europei e l'Italia è stato uno dei primi ad avviare un BMS nazionale (ITBMS appunto) con l'aiuto di ABLE e del progetto SPRING (Strengthening Pollinator Recovery through INdicators and monitorinG).

L'Italia, dopo la Turchia, è il Paese europeo con il maggior numero di specie di farfalle - ben 290! - di cui 17 endemiche italiane e 20 subendemiche (cioè con un range molto ristretto); questo grazie alla grande variabilità climatica e ambientale che caratterizza la nostra penisola.
Inoltre, la diversità di specie di farfalle aumenta nelle regioni settentrionali poiché le aree alpine sono caratterizzate da un'importante varietà di habitat e, in particolare per le Alpi Liguri e Marittime, entrano in gioco anche le influenze climatiche del Mediterraneo.

La farfalla più campionata a livello italiano nel 2023 è la Pieris rapae, una delle specie più comuni in Italia ed Europa. Insieme ad altre specie appartenenti alla famiglia Pieridae, fa parte del gruppo delle cosiddette "cavolaie": i bruchi di Pieris, infatti, si nutrono delle piante della famiglia Brassicaceae e possono essere visti su cavoli, cavolfiori, broccoli, ecc.
La specie, classificata dall'IUCN (International Union for the Conservation of Nature) come LC (Least Concern - Minor Preoccupazione), è stata campionata anche nei due transetti gestiti dall'Ente, entrambi situati nella Riserva naturale di Crava Morozzo.

Qui puoi trovare i risultati del monitoraggio 2023 all'interno della Riserva; da sottolineare la segnalazione, in uno dei due transetti, della presenza della Lycaena dispar, comunemente nota come Licenide delle paludi (poiché amante degli ambienti umidi), specie presente in Direttiva Habitat e per questo sottoposta a monitoraggi a scopo conservativo.


Scarica il Report 2023.

Ultimo aggiornamento: 11/07/2024

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