Al Rifugio Mondovì, quindi al Rifugio Garelli

Il vescovo in visita ai Rifugi del CAI di Mondovì

Al Rifugio Mondovì, quindi al Rifugio Garelli

Visita di mons. Egidio Miragoli al Rifugio Mondovì e al Rifugio Garelli per la celebrazione della Messa.

“Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirci buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene.Tutto questo perché siamo più vicini al cielo”.

Così descriveva le proprie esperienze d’alta quota l’alpinista triestino Emilio Comici e con il medesimo spirito la Sezione del CAI di Mondovì ospiterà, il prossimo 29 luglio, il vescovo di Mondovì mons. Egidio Miragoli, per la prima volta in visita alle due principali strutture alpine sezionali: il Rifugio “Havis De Giorgio – Mondovì” in alta Valle Ellero e il Rifugio “Piero Garelli” in alta Valle Pesio. Una giornata dall’indiscusso valore simbolico e spirituale, come sottolinea il presidente del CAI di Mondovì, Davide Avagnina: “Siamo profondamente grati a mons. Miragoli, per aver accettato di far visita a due presidi culturali per noi così importanti. Un modo per onorare l’intera filosofia del Club Alpino Italiano che tentiamo umilmente di applicare nel nostro quotidiano, ma anche l’occasione per ricordare due figure di straordinario spessore umano come Havis De Giorgio e Piero Garelli”.
La giornata avrà inizio verso le ore 7.45 al Rifugio Mondovì per una benedizione e per un’immancabile colazione, quindi per mezzo del frequentato sentiero GTA che sfocia nel valico di Porta Sestrera, ci si sposterà al Rifugio “Garelli”, dove alle ore 11.30 verrà celebrata la Messa presieduta dal Vescovo.
Alle ore 13 pranzo comunitario al Rifugio, quindi visita alla limitrofa stazione botanica alpina “Clarence Bicknell”, prima di rientrare a Pian delle Gorre per il tardo pomeriggio. Un momento di libera aggregazione aperto a tutti, reso possibile grazie al supporto del Soccorso Alpino della Delegazione di Mondovì e alla collaborazione del personale delle Aree Protette Alpi Marittime, rappresentate per l’occasione dal presidente Paolo Salsotto e da due guardiaparco.

Un caleidoscopico intreccio istituzionale, associazionistico e spirituale, insomma, nel nome di una montagna che da sempre affascina e unisce.

Ultimo aggiornamento: 19/09/2018

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