Capreolus capreolus
Capriolo
Capreolus capreolus
Il capriolo è il più piccolo ungulato del Parco naturale del Marguareis e ne è il simbolo.

Distribuzione e habitat
Distribuzione pressoché continua nell'Europa centro-orientale dalla penisola iberica alle coste del Mar Caspio.
Aspetto
È il più piccolo fra gli ungulati del Parco. La differenza fra i sessi è ben evidente soprattutto per la presenza nei maschi dei palchi, che cadono in autunno e si rinnovano in inverno-primavera, prima nei soggetti maturi e poi nei giovani.
Dimensioni
Il capriolo misura 90-130 cm di lunghezza, alla spalla è alto 55-77 cm e pesa tra 10 e 27 kg.
Alimentazione
Si nutre prevalentemente di vegetali legnosi (intorno al 30% della dieta) e semilegnosi quali edera, rovo, lampone, sambuco, rosa canina (fino al 60% della dieta in inverno) ma può consumare anche vegetali erbacei e frutti selvatici.
Il capriolo possiede una grande adattabilità alimentare, anche se le ridotte dimensioni dello stomaco lo obbligano a cercare alimenti molto energetici, come tutti i brucatori.
Riproduzione
Il periodo della riproduzione va da metà luglio a metà agosto. La femmina partorisce a maggio-giugno, generalmente uno-due cuccioli.
Longevità
L'età massima riscontrata è di 13 anni nei maschi e di 16 anni nelle femmine, anche se in natura è raro trovare animali di più di 8-9 anni.
Il capriolo sulle Alpi
Nelle aree alpine nord-occidentali il capriolo si è estinto negli anni Venti del Novecento a causa della caccia. I caprioli che si possono incontrare oggi nel Parco sono frutto di reintroduzioni a scopo venatorio effettuate negli ultimi 30 anni.
Lo sapevi che...
Dopo la fecondazione, lo sviluppo embrionale si blocca fino a dicembre (diapausa) per poi riprendere in gennaio e concludere la gestazione nel mese di maggio, quando la massima disponibilità alimentare riduce i costi energetici della gravidanza e dell'allattamento.
Storie, miti e leggende
La regione compresa tra i grandi fiumi che sfociano nell'alto Mare Adriatico era un tempo ricoperta da immensi boschi di carpini faggi e querce. Cespugli di sorbo rosso, biancospino e corniolo facevano da sottobosco agli olmi centenari e agli alti frassini: era il regno incontrastato del capriolo, animale caro ad Apollo nella mitologia greca. Il capriolo compare anche nei miti gallesi: il capriolo bianco è il simbolo del viaggio dell'anima verso la morte.