Una montagna dall'anima sfaccettata

Economia

Una montagna dall'anima sfaccettata

I paesi più grandi sono diventati i poli dove si concentrano i servizi essenziali agli abitanti.

Bosco di abete bianco dell'alta Valle Pesio | Archivio APAM, P. Bolla

Vale per le valli del Parco naturale del Marguareis, quello che è vero per molte altre valli del settore piemontese dell’arco alpino: dopo un lungo periodo di spopolamento, oggi i paesi più grandi (Ormea, Chiusa Pesio) sono diventati i piccoli poli dove si concentrano i servizi essenziali alla popolazione. Le borgate alpine meglio esposte e raggiunte dalle strade asfaltate sono rimaste abitate, quelle dislocate nei punti meno favorevoli sono state prima abbandonate, poi dimenticate.

L’economia legata all’allevamento e all’agricoltura impiega oggi poche braccia: la maggior parte delle persone svolge infatti attività legate ai servizi, al turismo e al commercio. Molti campi e prati sul fondovalle e pascoli in quota stanno a poco a poco scomparendo, invasi dalla vegetazione che progressivamente riconquista gli spazi non più coltivati, sfalciati o pascolati. Voci importanti dell’economia locale restano la selvicoltura e la castanicoltura.

La montagna di domani ha un’anima sfaccettata, che guarda al turismo come alla risorsa economica principale - a patto che sia a basso impatto e improntato a uno spirito di curiosità e rispetto nei confronti dell'ambiente alpino e dei suoi abitanti. Il 7 dicembre 2017 le Aree Protette delle Alpi Marittime e il Parc National du Mercantour hanno rinnovato la Carta europea del Turismo sostenibile (CETS).

Ultimo aggiornamento: 21/10/2022

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