Scienza e natura

Scoperta una nuova specie di ragno all'interno delle Aree Protette

Scienza e natura

Scoperta una nuova specie di ragno all’interno delle Aree Protette Alpi Marittime!

Fotografia: Typhlonesticus angelicus | M. Isaia
Typhlonesticus angelicus | M. Isaia

Scoperta una nuova specie di ragno all’interno delle Aree Protette Alpi Marittime!

Si tratta di un nuovo Typhlonesticus, un ragno Nesticide con spiccati adattamenti alla vita in ambiente sotterraneo e caratterizzato da una storia biogeografica antichissima.
I Typhlonesticus rappresentano infatti una linea evolutiva molto antica; risale a quando i continenti settentrionali erano uniti nell'antica massa continentale della Laurasia!

Prima di questa scoperta, in Italia erano note soltanto due specie appartenenti a questo genere: T. morisii, specie endemica della Valle Vermenagna, e T. idriacus, distribuita nel nord-est della penisola.
Grazie alle ricerche dell'Università di Torino se ne aggiungono oggi altre due, di cui quella scoperta nelle Aree Protette Alpi Marittime e una seconda scoperta nelle Prealpi bergamasche.

La specie della Valle Vermenagna, T. morisii è stata descritta per la prima volta negli anni '70 e fu dedicata al suo primo raccoglitore Angelo Morisi, uno dei padri della biospeleologia piemontese, instancabile naturalista, appassionato e curioso del mondo naturale. Angelo, che ci ha lasciati nel 2016 a seguito di una lunga malattia, aveva trovato la specie in un bunker militare presso l'abitato di Vernante, un sito sotterraneo molto noto ai biospeleologi locali per la ricchissima biodiversità sotterranea, caratterizzata da specie di grande pregio conservazionistico.

La nuova specie scoperta nelle Aree Protette delle Alpi Marittime da Marco Isaia, aracnologo dell'Università di Torino, è affine a T. morisii ma se ne distingue chiaramente per alcuni particolari.
Proprio in virtù dell'affinità con la specie dedicata ad Angelo Morisi, la nuova specie è stata denominata Typhlonesticus angelicus, combinando così la memoria del suo nome con l'aspetto angelico e traslucido delle specie di grotta.
La specie è stata descritta su una manciata di esemplari raccolti in diverse località in ambiente sotterraneo della parte centrale delle Alpi del Marguareis, tra l'alta Valle Maudagna e la media Valle Pesio.

L’ areale ristretto della specie, la bassa capacità di dispersione e la bassa tolleranza ai cambiamenti di temperatura determinano per questa specie appena descritta un elevato rischio di estinzione.
C’è comunque una nota positiva: tre grotte delle cinque che ospitano T. angelicus sono incluse all’interno del territorio delle Aree Protette o di Siti Natura 2000 (ZSC/ZPS IT1160056 Alpi Marittime e IT1160057 Alta Valle Pesio e Tanaro).
Una coincidenza fortunata per questa specie così delicata, che potrebbe fornire interessanti opportunità di monitoraggio mirate alla sua conservazione.

Il lavoro, dal titolo "Two new subterranean Typhlonesticus (Araneae: Nesticidae) from the Alps with notes on their ecology, distribution and conservation" è stato pubblicato sulla rivista internazionale Arthropod Systematics & Phylogeny.

Clicca qui per leggere la pubblicazione.

Ultimo aggiornamento: 06/12/2023

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