850 anni della Certosa di Pesio

"Cartusia Vallis Pisii" - La Certosa di Pesio

850 anni della Certosa di Pesio

Sabato 1° luglio alle 16, alla Certosa di Pesio, presentazione del nuovo libro fotografico di Michele Pellegrino con testo a cura Daniele Regis, docente del Politecnico di Torino.

La Certosa di Pesio fotografata da Michele Pellegrino.
La Certosa di Pesio fotografata da Michele Pellegrino.

Il Comune di Chiusa di Pesio, in collaborazione con i Missionari della Consolata e il Comitato promotore per le celebrazioni degli 850 anni della fondazione della Certosa di Pesio, sabato 1° luglio alle 16, alla Certosa di Pesio, presentano il libro fotografico di Michele Pellegrino "Cartusia Vallis Pisii - La Certosa di Pesio", con testo a cura Daniele Regis, docente del Politecnico di Torino.

Il volume (160 pp.), realizzato dal Comune di Chiusa di Pesio con il sostegno dell’Unione Montana Alpi del Mare e dell’Ecomuseo dei Certosini in Valle Pesio, racchiude 126 scatti realizzati da Michele Pellegrino con l’obiettivo di guidare il lettore alla (ri)scoperta di uno dei luoghi spirituali più iconici della provincia di Cuneo, che ha visto nel corso dei secoli cambiare la sua identità. Lo sguardo del fotografo dapprima invita a cogliere la magnificenza del patrimonio naturalistico che fa da cornice alla Certosa di Pesio, per poi addentrarsi all’interno della struttura, cercando di catturare la sua aurea mistica. Il viaggio fotografico, il cui progetto grafico è stato curato da Roberto Audino e stampato da Jollygraff, si conclude con alcuni scatti della Grande Chartreuse, realizzati negli anni ’80 da Pellegrino e inseriti all’interno del libro “Visages de la Contemplation”.

Nella stessa giornata verrà inaugurata la mostra tratta da alcune delle fotografie più rappresentative di "Cartusia Vallis Pisii - La Certosa di Pesio", stampate da Imprimere - Stampa fine art ed esposte nei locali della Certosa di Pesio fino al termine dei festeggiamenti degli 850 anni.

– Il mio primo contatto con la Certosa avvenne nel giugno del 1944 –, racconta il fotografo Michele Pellegrino. – Avevo dieci anni e, secondo i miei genitori, era ora di iniziare a lavorare. A trecento metri in linea d’aria da casa nostra, su una collinetta, c’era una cascina abitata da marito, moglie e figli. Di fianco alla casa c’era la stalla. Allora non potevo sapere che quel luogo era stato una “grangia” certosina e dove dormivo una cappella. Nella stalla, oltre a me, c’erano vacche, porcellini d’india e conigli, che “raspavano” tutta la notte, dissotterrando teschi, tibie, ecc. che ogni tanto il padrone raccoglieva e metteva in una cesta. Questo è stato il mio primo contatto con i certosini, o meglio con le loro ossa. Il secondo avvenne nel 1950 quando, da aiutante muratore, aggiustammo il tetto a lose della Certosa. Il terzo contatto con il monachesimo fu quello più profondo: l’incontro con le persone, dal quale ebbe origine “Visages de la Contemplation”, tuttora ricercatissimo, ma introvabile. E arriviamo al perché di questo libro. Un giorno venne a trovarmi Padre Giolitti, priore della Certosa di Pesio, mi disse che aveva parlato con il Sindaco di Chiusa di Pesio il quale era interessato alla progettazione di un volume per l’anniversario degli ottocentocinquanta anni dalla fondazione della Certosa. Fu così che cominciò la mia ultima avventura con i certosini. Un mattino entrai nella Certosa, salito lo scalone, mi ritrovai nel chiostro: non c’era “anima viva”. Filtrava tra gli alberi una luce inquieta, c’era qualcosa d’indeterminabile, imprendibile in quell’atmosfera. Gli uccelli parlavano tra loro, forse anche loro stavano pregando. Tutto ciò mi rendeva insicuro. È il problema di tutti i fotografi; c’è un solo modo per rendere visibili queste sensazioni: seguire la luce e le proprie emozioni–

– Il volume, stampato nell’ambito delle celebrazioni per gli 850 anni della Certosa di Pesio, unisce due eccellenze del nostro territorio: uno dei luoghi più rappresentativi della nostra valle e Michele Pellegrino che, con raffinata maestria, ha portato in giro per il mondo il nome del nostro paese –, afferma il sindaco Claudio Baudino – Pellegrino ha la capacità di saper leggere dentro la luce, la forma, la prospettiva e il tempo, traducendo un colpo d’occhio in una poesia. Pagina dopo pagina il lettore viene accompagnato alla riscoperta di un luogo dalle radici profonde, risvegliando un meraviglioso senso di appartenenza e facendo riaffiorare il ricordo di una domenica spensierata, un momento di preghiera, una pausa di ritorno da un’escursione. Ma vuole essere anche un invito, per chi ancora non avesse avuto modo, a venire a scoprire la bellezza della Certosa, e la ricchezza culturale e naturalistica della Valle Pesio –

All’incontro, oltre ai rappresentanti istituzionali, saranno presenti Michele Pellegrino e Daniele Regis, docente del Politecnico di Torino e autore dei testi del volume. Sul viale di ingresso, i visitatori verranno accolti da alcuni rappresentanti delle cellule che compongono l’Ecomuseo dei Certosini in Valle Pesio.

Ultimo aggiornamento: 06/07/2023

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